Massaggi

Come ben si sa, la storia del massaggio è antica quanto l’Uomo; gli storici riferiscono che in Europa ci siano caverne con incisioni che ritraggono

l’uso del tocco di guarigione risalenti all’incirca al 15.000 a.C.

Nei testi di medicina tradizionale indiana, praticata da più di 5.000 anni, se ne parla diffusamente citandone gli svariati benefici.

Gli Egizi

all’epoca di Cleopatra amavano farsi massaggiare in vasche d’acqua profumata.

Altre antiche culture quali Maya, Inca, Hawaiana, Cherokee e Navajo, utilizzavano il massaggio tra le tecniche di guarigione per varie malattie.

In antichissimi manoscritti cinesi si consiglia di massaggiare pelle e corpo per risolvere problemi di salute.

In India la scienza dell’Ayurveda utilizza da millenni diversi tipi di massaggio, uniti a dieta e pratiche di yoga,

per stimolare e mantenere il benessere e ripristinare l’equilibrio dell’energia vitale.

Massaggiare

una persona inferma significa attivare la sua circolazione sanguigna e linfatica, migliorare il funzionamento dell’epidermide e quindi accrescere il nutrimento di tutti i tessuti del corpo, così risvegliando l’intero organismo.

Il massaggio stimola, mantiene la salute e ci fa sentire vivi.

Anche in Thailandia il massaggio è parte integrante delle tecniche mediche tradizionali.
La parola massaggio ha origini curiose, chi sostiene derivi dal termine greco ‘massein’, che significa impastare, modellare, chi dal termine arabo ‘mashes’, che significa tastare, palpare, o dal termine ebraico ’masech’ che significa frizionare e esercitare pressione.

La massoterapia (pratica del massaggio) è composta da diverse tecniche in continua evoluzione che manipolando i tessuti molli del corpo apportano i seguenti benefici:

  • stimolazione del metabolismo
  • riattivazione della circolazione sanguigna e linfatica
  • distensione della muscolatura
  • azione tonica generale
  • eliminazione delle scorie e delle tossine
  • migliore ossigenazione dei tessuti

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